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Pagina 53 - La telecamera i comune







La telecamera nel garage del comune (di Curno).
Perché i politici vecchi&nuovi si tirano fuori?


La notizia proviene da L’Eco ed è vuota come sanno essere intelligentemente vuote  le notizie succose di quel giornale. Si legge che un dipendente comunale avrebbe scoperto una telecamera istallata seminascosta tra diverse tubazioni nel garage del municipio e questi avrebbe attraversato la piazza  per denunciare ai CC nella dirimpettaia caserma (di proprietà comunale con ministero in perenne ritardo nel pagare l’affitto…) la violazione della privatezza di se stesso  da parte di chi  avesse ordinato l’istallazione delle tlc. Il quotidiano dimentica di  dirci se il dipendente –che pare sia il più magro della compagine- abbia “anche” informato il sindaco verbalmente o consegnando copia delle denuncia. Il giornale non dice nemmeno se la tlc fosse attiva o meno con tutto il relativo contorno. Come ci pare poco credibile la news secondo la quale il magistrato avrebbe ordinato l’immediata rimozione delle tlc e affidato ai CC le indagini. Fosse vero che è stata rimossa immediatamente, saremmo alle comiche.

La sindaco Serra ha informato a tempo debito il consiglio comunale e poi con delibera di giunta dell’01 ottobre ’15 è stata deciso di  costituire un Ufficio Procedimenti Disciplinari, allo scopo di accertare ed eventualmente sanzionare responsabilità disciplinari dei dipendenti coinvolti nell’installazione della telecamera sequestrata dai Carabinieri di Curno il 15 settembre u.s.
Poi: di individuare quali componenti di detto UPD i responsabili di Settore Domenico Lamagna, Massimo Mastromattei, Angela Moretti, Licia Morrongiello;
Infine di individuare quale Presidente dell’U.P.D. la dott.ssa Maria Grazia Criscuoli, come da decreto di nomina prot. 12879.
Ricordo che qualche tempo  fa, c’era un giovanotto che rimasto senza casa, venne ospitato per qualche tempo nel garage comunale.

La lettura della delibera di giunta 132 dell’uno ottobre 2015 fa pensare che la tlc incriminata sia stata istallata abusivamente da qualche dipendente comunale in danno dei colleghi.
Insomma la politica si AUTOASSOLVE.
Dal momento che potrebbe essere stata istallata ANCHE per ordine o per mano di un consigliere comunale, maschio o femmina che siano, dei precedenti come dell’attuale consiglio comunale.
Il fatto è che qualsiasi maggioranza arrivi in comune , questa dopo qualche tempo entra in rotta di collisione con un bel gruppetto di dipendenti comunali. Uno “scontro” dove collidono le incapacità organizzative della politica e gli interessi corporativi dei dipendenti. La politica non sa fare il proprio mestiere  mentre i dipendenti sanno pattinare ottimamente tra le regole del contratto e le esigenze della politica.
Tutto sommato i politici cambiano più spesso dei dipendenti comunali: Roma docet. Regione Lombardia è addirittura una università in merito.

Adesso, per come è messa, è uno scontro tra due “caste”. Quella dei dipendenti comunali che tiene in ostaggio ogni maggioranza sfruttando le pliche delle legge del ’90. La politica che “scarica” una violazione contrattuale come una bega tra gli stessi dipendenti.
Se può interessare noi siamo del parere che c’entri qualche politico (maschio o femmina non importa) di qualche passato consiglio comunale: ma è solo un parere IN-autorevole.

Come finirà? Come fare un buco nell’acqua con un dito.



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