La telecamera nel
garage del comune (di Curno).
Perché i politici vecchi&nuovi si tirano fuori?
La
notizia proviene da L’Eco ed è vuota come sanno essere intelligentemente vuote le notizie succose di quel giornale. Si legge
che un dipendente comunale avrebbe scoperto una telecamera istallata seminascosta
tra diverse tubazioni nel garage del municipio e questi avrebbe attraversato la
piazza per denunciare ai CC nella
dirimpettaia caserma (di proprietà comunale con ministero in perenne ritardo
nel pagare l’affitto…) la violazione della privatezza di se stesso da parte di chi avesse ordinato l’istallazione delle tlc. Il
quotidiano dimentica di dirci se il
dipendente –che pare sia il più magro della compagine- abbia “anche” informato
il sindaco verbalmente o consegnando copia delle denuncia. Il giornale non dice
nemmeno se la tlc fosse attiva o meno con tutto il relativo contorno. Come ci
pare poco credibile la news secondo la quale il magistrato avrebbe ordinato
l’immediata rimozione delle tlc e affidato ai CC le indagini. Fosse vero che è
stata rimossa immediatamente, saremmo alle comiche.
La
sindaco Serra ha informato a tempo debito il consiglio comunale e poi con
delibera di giunta dell’01 ottobre ’15 è stata deciso di costituire un Ufficio Procedimenti
Disciplinari, allo scopo di accertare ed eventualmente sanzionare
responsabilità disciplinari dei dipendenti coinvolti nell’installazione della
telecamera sequestrata dai Carabinieri di Curno il 15 settembre u.s.
Poi:
di individuare quali componenti di detto UPD i responsabili di Settore Domenico
Lamagna, Massimo Mastromattei, Angela Moretti, Licia Morrongiello;
Infine
di individuare quale Presidente dell’U.P.D. la dott.ssa Maria Grazia Criscuoli,
come da decreto di nomina prot. 12879.
Ricordo
che qualche tempo fa, c’era un
giovanotto che rimasto senza casa, venne ospitato per qualche tempo nel garage
comunale.
La
lettura della delibera di giunta 132 dell’uno ottobre 2015 fa pensare che la
tlc incriminata sia stata istallata abusivamente da qualche dipendente comunale
in danno dei colleghi.
Insomma
la politica si AUTOASSOLVE.
Dal
momento che potrebbe essere stata istallata ANCHE per ordine o per mano di un
consigliere comunale, maschio o femmina che siano, dei precedenti come
dell’attuale consiglio comunale.
Il
fatto è che qualsiasi maggioranza arrivi in comune , questa dopo qualche tempo
entra in rotta di collisione con un bel gruppetto di dipendenti comunali. Uno
“scontro” dove collidono le incapacità organizzative della politica e gli
interessi corporativi dei dipendenti. La politica non sa fare il proprio
mestiere mentre i dipendenti sanno
pattinare ottimamente tra le regole del contratto e le esigenze della politica.
Tutto
sommato i politici cambiano più spesso dei dipendenti comunali: Roma docet.
Regione Lombardia è addirittura una università in merito.
Adesso,
per come è messa, è uno scontro tra due “caste”. Quella dei dipendenti comunali
che tiene in ostaggio ogni maggioranza sfruttando le pliche delle legge del
’90. La politica che “scarica” una violazione contrattuale come una bega tra
gli stessi dipendenti.
Se
può interessare noi siamo del parere che c’entri qualche politico (maschio o
femmina non importa) di qualche passato consiglio comunale: ma è solo un parere
IN-autorevole.
Come
finirà? Come fare un buco nell’acqua con un dito.
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