Arturo Zavattini fotografo
Viaggi e cinema, 1950-1960
L’Istituto Centrale per la Demo-etno-antropologia
ospiterà nelle sale del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, fino
al 28 marzo 2016, una mostra antologica delle fotografie di Arturo Zavattini,
ideata e curata da Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane.
La mostra é stata inaugurata il 4 dicembre 2015 alle ore
18.00.
AZ - Arturo Zavattini fotografo Viaggi e
cinema, 1950-1960, vede l’esposizione di oltre 170 fotografie di grande
formato, in massima parte inedite, che illustrano l’intensa attività
fotografica di Arturo Zavattini tra il 1950 e il 1960, decennio cruciale della
storia del Novecento.
Arturo Zavattini è noto, oltre che come
operatore cinematografico e direttore della fotografia di molti film
importanti, non solo italiani, come fotografo in ambito etnografico per aver
accompagnato Ernesto de Martino, nella sua spedizione in Lucania nel 1952. Egli
ha continuato, tuttavia, a praticare la fotografia per molti anni producendo un
numero cospicuo di immagini. La sua cultura fotografica è maturata a stretto
contatto con il Neorealismo italiano e con il realismo americano (ebbe modo di
conoscere Paul Strand nel corso della realizzazione del celebre volume
fotografico Un Paese). Arturo Zavattini ha saputo legare aspetti della
cinematografia e della fotografia, con curiosità, arguzia, spirito critico.
Zavattini, preziosa memoria dell'epoca,
ha lavorato, negli ultimi anni, a reperire immagini e a mettere ordine nel suo
archivio in modo che si può ora realizzare una mostra completa su di lui, che
copre un decennio (1950-1960), di grandissimo interesse per la storia
dell'immagine e per quella del nostro Paese.
LA MOSTRA
Nell’esposizione un nucleo omogeneo è
costituito dalle immagini realizzate a Tricarico nel giugno del 1952
nell’ambito della famosa spedizione etnografica in Lucania di Ernesto De
Martino e qui concesse dal Centro di Documentazione Rocco Scotellaro. Vi sono
poi immagini realizzate a Roma, a Napoli e in altre città e contrade italiane,
che documentano la vita sociale in strada, e in particolare la condizione dei
bambini del popolo. Zavattini, effettua nel 1956 un reportage a Bangkok, a
Phetchaburi e nel nord della Thailandia, che qui è esposto per la prima volta:
sono immagini scattate a latere delle riprese del film La diga sul Pacifico di
René Clément, tratto dall’omonimo romanzo di Marguerite Duras: rare immagini di
quei luoghi in quell’epoca.
Sono invece del 1960 le immagini
realizzate a Cuba che includono un inedito Ernesto “Che” Guevara, incontrato
casualmente subito dopo la rivoluzione, in occasione delle riprese del film del
regista Tomás Gutierréz Alea, Historias de la revolución, alle quali Zavattini
collaborò in veste di operatore nell’ambito di un progetto italiano di sostegno
alla nascente cinematografia cubana.
Suggestiva è la sezione dedicata al
rapporto dell’autore con il set: fotografie di backstage con personaggi di
grande popolarità come Federico Fellini, Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni
e Sofia Loren colti nelle pause delle lavorazioni da uno sguardo curioso e confidenziale.
Tutte le fotografie in mostra sono
stampate in grande formato su carta baritata: 20 stampate da Roberto Bossaglia,
nell’inverno del 2003 (quelle relative alla Lucania) mentre tutte le altre sono
state stampate in occasione di questa mostra da Claudio Bassi per il
Laboratorio “Fotogramma 24”, di Marco e Simona Bugionovi. La mostra è
accompagnata da un catalogo con testi critici dei curatori Francesco Faeta e
Giacomo Daniele Fragapane e di altri studiosi, edito da Contrasto.
BIOGRAFIA
Arturo Zavattini, figlio di Cesare, è
nato a Luzzara nel 1930. Scopre la fotografia nel 1949, quando il padre gli
regala la prima macchina fotografica: risalgono all’epoca le prime esperienze
in camera oscura. Nel 1951, grazie a Vittorio De Sica che lo presenta ad Aldo
Graziati, direttore della fotografia di Umberto D., inizia il suo lavoro nel
cinema. Operatore e direttore della fotografia di molti film italiani e
stranieri ha esordito come fotografo accompagnando Ernesto de Martino nella sua
prima spedizione etnografica in Lucania, nel giugno 1952. Nel 1982 firma la
fotografia di La veritàaaa, unico film scritto, interpretato e diretto da suo
padre. Si dedicherà poi interamente alla cura dell’Archivio Cesare Zavattini,
che guida tuttora.
SCHEDA DELLA MOSTRA
AZ - Arturo Zavattini fotografo Viaggi e
cinema, 1950-1960
Una mostra ideata e curata da Francesco
Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, realizzata dall’Istituto Centrale per la
Demoetnoantropologia/Museo Nazionale Arti e Tradizioni Popolari - MiBACT,
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione
con l’Università degli Studi di Messina (Dipartimento di Civiltà Antiche e
Moderne), l’Archivio Cesare Zavattini, Roma, con il patrocinio delle
associazioni AISEA (Associazione Italiana di Scienze Etno-Antropologiche),
ANUAC (Associazione Nazionale Universitaria degli Antropologi Culturali),
SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici),
SISF (Società Italiana di Studi sulla Fotografia).
La mostra è patrocinata dalla Direzione
Generale per il Cinema del Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo.
CATALOGO
Catalogo edito da Contrasto, a cura di
Francesco Faeta e Giacomo Daniele Fragapane, con contributi di Pietro Clemente,
Emilia De Simoni e Maura Picciau e un testo di Claudio Piersanti.
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni
Popolari
5 dicembre 2015 - 28 marzo 2016
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Istituto Centrale per la
Demoetnoantropologia
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni
Popolari
Direttrice: Maura Picciau
Piazza Guglielmo Marconi 8 - 00144 Roma
EUR
http://www.idea.mat.beniculturali.it/
Tel:
(39) 06 5926148 - (39) 06 5910709 Fax: (39) 06 5911848 ic-d@beniculturali.it
Trasporti: Metro Linea B (EUR Fermi) -
Autobus 30 Express, 170, 671, 703, 707, 714, 762, 765, 791
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Le foto di questa pagina sono di LaRepubblica del 06 dicembre 2015
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