I Maestri del Paesaggio
International Meeting of the Lansdcape and Garden
La
manifestazione I Maestri del Paesaggio-International Meeting of the Lansdcape
and Garden non è solo un evento
d’eccellenza, ma è QUASI SICURAMENTE l’unico evento culturale (e mondano … ) di respiro internazionale che
cerca di portare Bergamo e il suo territorio al di fuori di un contesto
meramente localistico.
Non
il mordi e fuggi dei passeggeri di Orio che vengono in Città Alta per passare
le poche ore tra uno sbarco e un reimbarco. Non l’inascoltato bla bla bla delle
visite guidate ai pensionati tedeschi che qui approdano in gita quotidiana
provenienti dal Lago di Como (pure questo, quest’anno!) e Garda. Non la visita
obbligata degli Est-Europa che approdano all’OrioCenter per riempire il trolley
di oggetti firmati in offerta speciale e riportarli in patria per un po’ di
mercato vero o nero, ospiti graditi assieme a molti indigeni dei negozi di
pizza. Volo low cost quotidiano, riempimento del trolley, ritorno in patria e
per la settimana il lunario è sbarcato.
Invece
qui la faccenda è seria. Le due giornate dell’International Meeting con i più
famosi Landscape architect e Garden designer del mondo sono il cuore di due
intense settimane di incontri ravvicinati tra professionisti del settore, in un
programma ricco di Workshop, Seminari, Aperitivi di paesaggio e tanti Eventi
collaterali capaci di coinvolgere gli addetti ai lavori e di sensibilizzare il
grande pubblico al tema del Paesaggio. Costano, impegnano, arricchiscono.
La
cultura del paesaggio è frutto di un intreccio di saperi che si applicano a
Ambiente naturale e Lavoro, Bellezza e Funzionalità: per questo I Maestri del
Paesaggio, accanto al convegno di paesaggisti, accoglie ogni anno un ampio
ventaglio di eventi culturali che vanno dall’arte all’enogastronomia. Mostre e
concorsi che accompagnano cittadini e turisti alla scoperta del paesaggio, in
un modo inedito e affascinante, grazie a un connubio sempre più fecondo tra
arti, natura, imprese e territorio.
Basta
osservare le migliaia (50 mila?) di persone che frequentano o visitano l’evento
anche nelle sole piazze, per capire che tutte le critiche fatte alla
manifestazione –in primis al“le piazze verdi” che quest’anno sono diventate tre
(loro scrivono 2 ma Piazza Mascheroni “nord” non ha nulla a che fare con la
Piazza Mascheroni “sud”) sono del tutto fuori luogo.
Perché
occorre avere il coraggio di ammettere che queste piazze, lasciate tal quali
come sono approdate ai giorni nostri, sono di una tristezza e in accoglienza
inaccettabile. Monumenti con le facciate “piallate” dal tempo e dagli eventi
meteorici e dall’inquinamento. Colori grigi e scuri consumati dal tempo;
disegno illeggibile. La pavimentazione di Piazza Vecchia fatta di mattonelle di
gres 6x6x30 cm travestite da “cotto lumbard”. Le facciate more solito imbrattate
dai soliti noti e ignoti per testimoniare una presenza o un amore giornaliero.
I tendoni e i vasi dei fiori dei negozi che paiono un eterogeneo catalogo discount.
Una
cosa va detta a favore della Giunta Gori: finalmente ogni settimana vengono
lavati gli antri che al tempo della Giunta Tentorio erano stabilmente degli
orinatoi pubblici e la sistemazione della pavimentazione di Piazza Vecchia.
Bene
sarebbe che queste piazze, compresa Piazza Cittadella finalmente liberata dalle
auto, ospitassero qualche aiuola
stabilmente (tutto l’anno), dove si cambiano
gli arredi verdi e fiorali e meno “antipatico” sarebbe che queste aiuole
venissero finanziate gestite e mantenute dagli esercizi pubblici di Città Alta,
la cui via Colleoni è ormai trasformata in una sorta di galleria di un centro
commerciale.
Insomma
“ i maestri del paesaggio” ha messo in luce la triplice contraddizione di una
città capace (per iniziativa privata…) di proporsi e porsi in un contesto
internazionale e di due altre città – quella dei negozianti ferocemente
contrapposta a quella dei residenti- che mirano l’una a mungerne e
privatizzarne ogni valore storico artistico e l’altra (quella dei residenti) a
chiuderla e privatizzarla ai fini di mera rendita.
Tutti
a mungere la bellezza e nessuno ad metterci qualcosa (non solo soldi…) per
aumentarla e poi vedi che il 99% degli
sponsor della prima manifestazione in buona sostanza non hanno alcun interesse
diretto in città alta.
Per
quel che conta un parere personale, quest’anno
del”le piazze verdi” il nostro plauso va alle due Piazze Mascheroni.
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