Approvata la Prima Variante del PGT denominata "stralcio".
Si tratta di un documento tecnicamente
complesso per risolvere momentaneamente aspetti marginali relativi agli
insediamenti commerciali inseriti nel PGT e individuati come la zona Ts1 del PGT, già destinata ad essere modificata con un
MasterPlan in corso di preparazione di cui si indica il dimensionamento massimo
e la quantità di massima espansione esistente pari al 25% delle volumetrie
esistenti.
L’area –su via Fermi a cavallo dell’incrocio
con via Carlinga- ha una superficie di 530.000 mq ed é attualmente investita da
145.000 mq di superfici edificate a destinazione in massima parte commerciale.
In questa fase –cioè prima della
preparazione, adozione, approvazione del c.d. MasterPlan- occorre da un lato
consentire le (piccole: +5% massimo di volume) modificazioni necessarie ai
bisogni immediati e contemporaneamente rendere omogenee alcune norme che in
qualche parte si contraddicono.
Sono state presentate da imprese 5 osservazioni, di cui una del tutto avulsa
(e quindi rigettata senza problema) dal contesto in esame.
Visto il silenzio dei consiglieri che ha
accompagnato la seduta in tema, non si trae una buona impressione sulla
preparazione del nostro consiglio comunale. In fondo importa nulla a loro ma
solo ai quattro che hanno presentato osservazioni utili.
Al di la di questo aggiustamento
momentaneo, il vero nodo di questa zona Ts1 é quanto bene descritto
dall’assessore Vito Conti: ““Il comparto attende di fatto la regolazione
più specifica da un Masterplan che, dopo la condivisione e presa d’atto del
documento preliminare, ha già visto
l’avvio della successiva fase della definizione con deliberazione G.C. n. 17
del 6.02.2015 ed è dunque in una fase certamente avanzata di redazione, dunque
non sono lunghissimi i tempi per la sua approvazione. La volontà è stata intanto quella di
garantire operatività per le attività che non si configurassero come centri
commerciali e dunque per tutte quelle attività che insistono sulla via Fermi, quale
volano di concorrenzialità. Il Masterplan regolerà l'integrazione per il
comparto tutti gli aspetti più tecnici relativi alle monetizzazioni, gestione
standard, ampliamenti e così via, riconducendo con la sua disciplina tutti i
tasselli fondamentali, quali importanti aspetti per il continuo adeguamento e
sviluppo del comparto””.
La stesura di questo MasterPlan é stata
affidata al progettista del PGT, arch. Simonetti ma questa scelta a nostro
avviso ha diversi difetti.
· 1 - le
aree da riprogettare con un apposito
piano (masterplan) debbano essere più vaste di quelle individuate adesso col
Ts1 del PGT vigente.
· 2 - una
pianificazione per un’area di almeno 7-800mila mq (rispetto ai 530mila attuali
del Ts1) meritava di essere assegnata con un CONCORSO INTERNAZIONALE cui
affidare non solo la fornitura di un suggerimento tecnico ma soprattutto un
disegno del futuro di quest’area che dovrebbe diventare la “controparte ovest”
dell’OrioCenter.
· 3 -gli
operatori del sito non hanno le medesime capacità (e volontà…) di investimento
e quindi si prospetta una soluzione pasticciata dove si replicano gli errori
attuali salvo un aggiornamento edilizio ovviamente banale visti i costi e le
scarse prospettive del settore .
· 4 - un
CONCORSO INTYERNAZIONALE diventava
quindi una garanzia ed una occasione per attrarre grandi investitori e
investimenti stranieri .
· 5 - sull’area
vanno portate volumetrie da altri posti al fine di alleggerire insediamenti che
altrove costituiscono un problema o che sarebbe utile spostare per creare nuovi
servizi ai residenti. Sostanzialmente concentrare un grande investimento che
assorba anche altri esistenti altrove,
con un premio di edificabilità (peraltro già stabilito in un +25%: si indica
dunque il dimensionamento massimo e la quantità di massima espansione esistente
pari al 25% delle volumetrie esistenti) in modo da ridurre i consumi di
territorio “altrove” e concentrarli “in
loco”.
· 6 -c’é
anche una questione culturale : pensiamo che una “scommessa” internazionale ci
possa dare maggiori changes che una localistica.
· 7 - c’é
anche una questione professionale : pensiamo che sia meglio una Zaha Hadid o
una Coop-Himme(l)bau (per dire i primi due nomi che vengono in mente) di un
solo e unico progettista italiano.
Cosa fatta capo ha e quindi adesso
aspettiamo la colomba del MasterPlan.
Colomba nel senso che
potrebbe-dovrebbe comparire nel cielo
curnese la prossima Pasqua 2016.
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