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Pagina 89 – Approvata la Prima Variante del PGT denominata "stralcio".







Approvata la Prima Variante del PGT denominata "stralcio".

Si tratta di un documento tecnicamente complesso per risolvere momentaneamente aspetti marginali relativi agli insediamenti commerciali inseriti nel PGT e individuati come la zona Ts1 del PGT, già destinata ad essere modificata con un MasterPlan in corso di preparazione di cui si indica il dimensionamento massimo e la quantità di massima espansione esistente pari al 25% delle volumetrie esistenti.
L’area –su via Fermi a cavallo dell’incrocio con via Carlinga- ha una superficie di 530.000 mq ed é attualmente investita da 145.000 mq di superfici edificate a destinazione in massima parte commerciale.
In questa fase –cioè prima della preparazione, adozione, approvazione del c.d. MasterPlan- occorre da un lato consentire le (piccole: +5% massimo di volume) modificazioni necessarie ai bisogni immediati e contemporaneamente rendere omogenee alcune norme che in qualche parte si contraddicono.
Sono state presentate da imprese  5 osservazioni, di cui una del tutto avulsa (e quindi rigettata senza problema) dal contesto in esame.
Visto il silenzio dei consiglieri che ha accompagnato la seduta in tema, non si trae una buona impressione sulla preparazione del nostro consiglio comunale. In fondo importa nulla a loro ma solo ai quattro che hanno presentato osservazioni utili.

Al di la di questo aggiustamento momentaneo, il vero nodo di questa zona Ts1 é quanto bene descritto dall’assessore Vito Conti:  ““Il comparto attende di fatto la regolazione più specifica da un Masterplan che, dopo la condivisione e presa d’atto del documento preliminare,  ha già visto l’avvio della successiva fase della definizione con deliberazione G.C. n. 17 del 6.02.2015 ed è dunque in una fase certamente avanzata di redazione, dunque non sono lunghissimi i tempi per la sua approvazione.  La volontà è stata intanto quella di garantire operatività per le attività che non si configurassero come centri commerciali e dunque per tutte quelle attività che insistono sulla via Fermi, quale volano di concorrenzialità. Il Masterplan regolerà l'integrazione per il comparto tutti gli aspetti più tecnici relativi alle monetizzazioni, gestione standard, ampliamenti e così via, riconducendo con la sua disciplina tutti i tasselli fondamentali, quali importanti aspetti per il continuo adeguamento e sviluppo del comparto””.


La stesura di questo MasterPlan é stata affidata al progettista del PGT, arch. Simonetti ma questa scelta a nostro avviso ha diversi difetti.
·       1 - le aree da riprogettare con un apposito piano (masterplan) debbano essere più vaste di quelle individuate adesso col Ts1 del PGT vigente.
·        2 - una pianificazione per un’area di almeno 7-800mila mq (rispetto ai 530mila attuali del Ts1) meritava di essere assegnata con un CONCORSO INTERNAZIONALE cui affidare non solo la fornitura di un suggerimento tecnico ma soprattutto un disegno del futuro di quest’area che dovrebbe diventare la “controparte ovest” dell’OrioCenter.
·         3 -gli operatori del sito non hanno le medesime capacità (e volontà…) di investimento e quindi si prospetta una soluzione pasticciata dove si replicano gli errori attuali salvo un aggiornamento edilizio ovviamente banale visti i costi e le scarse prospettive del settore .
·         4 - un CONCORSO INTYERNAZIONALE  diventava quindi una garanzia ed una occasione per attrarre grandi investitori e investimenti stranieri .
·         5 - sull’area vanno portate volumetrie da altri posti al fine di alleggerire insediamenti che altrove costituiscono un problema o che sarebbe utile spostare per creare nuovi servizi ai residenti. Sostanzialmente concentrare un grande investimento che assorba anche  altri esistenti altrove, con un premio di edificabilità (peraltro già stabilito in un +25%: si indica dunque il dimensionamento massimo e la quantità di massima espansione esistente pari al 25% delle volumetrie esistenti) in modo da ridurre i consumi di territorio  “altrove” e concentrarli “in loco”.
·        6 -c’é anche una questione culturale : pensiamo che una “scommessa” internazionale ci possa dare maggiori changes che una localistica.
·        7 - c’é anche una questione professionale : pensiamo che sia meglio una Zaha Hadid o una Coop-Himme(l)bau (per dire i primi due nomi che vengono in mente) di un solo e unico progettista  italiano.
Cosa fatta capo ha e quindi adesso aspettiamo la colomba del MasterPlan.

Colomba nel senso che potrebbe-dovrebbe  comparire nel cielo curnese la prossima Pasqua 2016.

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